L’essenza dei sogni

Sogno di fare il principe. O forse lo scrittore. E ancora il calciatore. Magari il giornalista. Addirittura il modello.

Pensare in grande, guardare le stelle e sperare di toccarle un giorno è insito in ognuno di noi e rischiamo di perdere quella che potrebbe esser la vera essenza dei sogni: quella di realizzarli. Ecco perché Mustapha è un’eccezione. O forse semplicemente è uno come tutti gli altri ma ha il coraggio di sognare – e dirlo – le cose semplici. Sogna di fare l’elettricista. “Un grande elettricista”, mi ha risposto con schiettezza mentre stavamo facendo un’intervista sul suo essere primo arbitro richiedente asilo della Campania. Mi ha spiazzato. Pensavo mi dicesse di arbitrare la finale dei Mondiali, di essere il più bravo arbitro del Gambia, e invece no, lui, ragazzo sorridente di 22 anni, sbarcato 5 anni fa in Italia, ha sogni concreti. Sogni meravigliosi.

Sia ben inteso, credo sia magnifico fare sogni quasi impossibili. perché la vera essenza dei sogni è chiudere gli occhi e viaggiare. Magari allargando le braccia e planando verso il traguardo. Per questo anche il sogno del signor Fernicola, mandriano di Buccino, di diventare Presidente della Repubblica, mi ha trasmesso un sorriso grande così. Lui vuole il sogno che è dentro ognuno di noi: cambiare il mondo, renderlo migliore. Magari il traguardo è un po’ complesso da raggiungere, ma se non si comincia a correre da qualche parte, non esisterebbe neanche il traguardo.

Poi penso al sogno di Alice – il nome è di fantasia – che ha il sogno più semplice del mondo. Vivere anche domani.

Ecco tre sognatori che ho incrociato nelle ultime ore. E tanti e tante ne incontro grazie al mio lavoro. L’artigiana che ha aperto il suo laboratorio di ceramista, il musicista che ha inciso il suo primo disco, il contadino moderno che vive senza tivvù e coccola il suo grano, chi ha in cantiere il suo primo libro e non vede ancora la luce. Ve ne parlerò per parlarne a me.

Nel frattempo continuerò a sognare di essere un modello. O magari uno scrittore. Perché no, un giornalista.

Informazioni su La Mosca

Presunto(so) giornalista, in realtà disoccupato
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento