Dice di essere il migliore. Poi sbaglia a scrivere in italiano.
Dice di essere bello. Poi è alto 1.70 (come scritto su carta identità firmata dall’amico fraterno Francesco Sapio, grazie), tiene la pancia di alcol e la testa grande. Sta anche perdendo i capelli.
Dice di saper parlare bene e fare lo speaker radiofonico. Poi parla più veloce di un rapper ubriaco e con la dizione di Maurizio Costanzo mentre si lava i denti.
Dice di essere simpatico. E fa battute alla Carlo Lamanna quando gioca a pallavolo. Bella questa battuta eh?
Dice di essere un comunista. Ma beve coca cola e tifa Juventus.
Dice di essere un blogger. E ha mille “followers”. Amici e parenti stretti più che altro.
Dice di essere essere un giornalista da 18 anni. E poi ha fatto la tesi sul Fantacalcio.
Dice di essere un uomo di Cultura. Colleziona Topolino.
Dice di fare inchieste. Sta ancora cercando le chiavi di casa
Dice di essere un bomber. Ha fatto 7 gol rubando anche quelli di Pietro Lupo (che già ne fa pochi).
Dice di essere innamorato. E lo è.
Dice di girare corti. Ma di corto c’è solo lui. Per fortuna Williams Lamattina lo salva ogni volta.
Dice di essere uno scrittore. Poi si sveglia dai sogni. E scrive
Dice di saper cucinare. Dio benedica le scatolette con il tonno.
Dice di essere una mosca. Ma è solo un modo per volare via dalle responsabilità.
Dice di non credere in dio. E poi si perde in ogni peccato divino. E anche di vino.
Dice, dice, dice. Parla. Insomma. E null’altro.
Viva l’ironia e viva i compleanni che aiutano nel compilare i bilanci.
Auguri Mosca.
Ps. Parlo anche in terza persona. Le solite manie di grandezza.